La nostra storia
Nell’ottobre 1976, in un periodo di grande attenzione e grande fermento per lo sviluppo dei servizi educativi per l’infanzia (si stanno realizzando i primi piani di istituzione della Scuola Materna Statale istituita con la legge 444 del marzo 1968 e si attivano i piani di costruzione e finanziamento di Asili Nido, istituiti con la legge 1044 del 1971), la Casa Editrice Fratelli Fabbri dà vita alla pubblicazione mensile “Zerosei”. A dirigere la rivista è chiamato Loris Malaguzzi, lo storico direttore delle Scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, già allora modello di qualità riconosciuto non solo in Italia. Lo affiancano nella direzione della rivista Francesco Tonucci (Istituto di psicologia del CNR di Roma, autore di “A tre anni si fa ricerca” e famoso per le sue vignette sui temi dell’educazione firmate con il nome di Frato) e un gruppo di ricercatori e pedagogisti. Condirettore della rivista è Ferruccio Cremaschi. Zerosei acquista rapidamente consenso e autorevolezza tra educatori
e pedagogisti e raccoglie attorno a sé un gruppo di riferimento culturale che produce iniziative di formazione e pubblicazioni sui temi dell’educazione. La rivista, per problemi di riorganizzazione interne dell’editore cessa le pubblicazioni nel giugno 1984.
Il testimone è raccolto pochi mesi dopo, nel gennaio 1985* da Juvenilia Editrice che riprende le pubblicazioni con il nome di “Bambini” (non viene infatti raggiunto un accordo con Fabbri sul copyright della testata) e con lo stesso gruppo redazionale. Direttore è Loris Malaguzzi, affiancato da Egle Becchi (Università di Pavia) e Susanna Mantovani (Università di Milano), Direttore editoriale è Ferruccio Cremaschi.
Nel 1994, alla morte di Malaguzzi, gli subentra per qualche mese nella direzione Egle Becchi (da settembre a dicembre 1994), poi la direzione viene assunta da Ferruccio Cremaschi.
La rivista segue le vicende della Juvenilia, venendo pubblicata sempre con lo stesso titolo e con lo stesso marchio editoriale da Edizioni scolastiche Walk Over dal 1986 al 1991, da Elemond dal 1991 al 1995 e infine da Edizioni Junior. Nel 2010 Bambini entra a far parte del Gruppo Spaggiari Parma, nuovo editore della rivista è Spaggiari Edizioni.
Nel corso degli anni “Bambini” si è arricchita di una serie di pubblicazioni collegate e, accanto alla testata nazionale, sono nate edizioni monografiche in occasione dei Convegni Nazionali realizzati in collaborazione con il Gruppo Nazionale Nidi Infanzia (Bambini a Palermo, Bambini a Trento, Bambini a Genova, Bambini a Verona, Bambini a Pesaro e nelle Marche, Bambini a Modena), edizioni regionali per la condivisione della cultura dell’infanzia (Bambini in Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Maria Teresa Bassa Poropat, Bambini in Umbria con la collaborazione di Laura Cipollone), ed edizioni locali per la formazione a distanza del personale e la condivisione della cultura e dell’esperienza dei servizi per l’infanzia (“Bambini a Roma”, bimestrale pubblicato dall’ottobre 1995 – “Firenze per le bambine e i bambini”, semestrale pubblicato dal 2006).
Dal settembre 2001 al febbraio 2014 “Bambini” è stata tra i promotori della rete europea dando vita al semestrale “Bambini in Europa”, edizione comune di una rivista pubblicata contemporaneamente in 13 Paesi europei, diretta da Peter Moss.
Nel 2014 la rivista cambia veste grafica puntando verso un’attualizzazione rispetto alle esigenze dei suoi lettori e delle sue lettrici, ridefinendo in parte la linea editoriale per renderla più equilibrata e interessante a tutti i settori 0-6.
È attualmente in corso un nuovo progetto di crescita, in coerenza con i mutati stili di vita, di produzione e di accesso alle informazioni, per mantenere alta la qualità dei contenuti e dell’offerta editoriale, soddisfare le esigenze professionali, formative e gestionali dei servizi, creare un polo di aggregazione, condivisione e partecipazione delle famiglie.
“Bambini” è la rivista più diffusa nel settore degli asili e delle scuole dell’infanzia comunali ed ha come caratteristica quella di dare voce alle esperienze vissute nei servizi pubblicando le documentazioni di quanto viene effettivamente realizzato con i bambini. Nel rispetto del manifesto di fondazione rappresenta e dà voce a tutti i professionisti che si occupano di infanzia, dai docenti universitari, ai ricercatori, alle educatrici di nido e alle insegnanti di scuola dell’infanzia, raccogliendo contributi dalle diverse discipline non solo strettamente pedagogiche.
* in gennaio viene pubblicato il numero 1.