Questioni e Visioni
Alterna due sguardi, volti a costruire biblioteche e cineteche per parlare di infanzia
Questioni di Francesca Romana Grasso e Marina Petruzio
Visioni a cura di Elisa Rossoni
Questioni
Un nuovo umanesimo
Per alcuni anni abbiamo scritto a quattro mani di libri, visioni, esperienze e in questa ultima annata di questioni contemporanee per spostare lo sguardo dal quotidiano e poi tornarvi con una qualità di presenza adeguata alla mutevolezza delle circostanze.
Ormai è acquisita come indubitabile la consapevolezza che stiamo vivendo un’accelerazione senza precedenti, perturbante, che il più delle volte ci confonde: dove inizia la fantasia e dove la realtà? Addirittura, ci chiediamo, ma questa è una storia vecchia, quanto e più del velo di Maja, cosa sia reale, possibile e probabile.
Ricordate Archimede Pitagorico? Il personaggio inventava cose del tutto “astruse” di cui poi, non di rado, beneficiava l’avido Paperon de’ Paperoni: ebbene, le piogge torrenziali e le alluvioni a Dubai e in Oman, del 16 aprile 2024, hanno richiamato alle nostre menti quei fumetti. L’opinione pubblica si è chiesta, infatti, se l’acqua caduta in sole ventiquattro ore, superiore a quanta abitualmente ne cade in diciotto mesi, non fosse correlata al fatto che da anni, in quelle zone come anche in altre, si ricorre al cloud seeding, ovvero all’inseminazione delle nuvole per favorire le precipitazioni. La comunità scientifica sembra escludere tale correlazione, sottolineando invece il ruolo del cambiamento climatico, e la conseguente conta delle vittime: diciotto in Oman, legate a questo straordinario evento, e migliaia, dirette e indirette, che si contano ogni anno nel mondo.
Correva l’anno 2019 quando, in occasione della XXII triennale di Milano, Paola Antonelli scriveva per il catalogo Broken Nature: “Abbiamo deforestato, portato all’estinzione, trivellato, estratto, fertilizzato, scavato, spianato le cime delle montagne e trasformato il nostro pianeta, e sembriamo intenzionati a fare lo stesso su altri. Abbiamo depositato particelle radioattive che altereranno l’habitat per secoli, inquinato con i pesticidi, soffocato con le emissioni di anidride carbonica. Abbiamo estinto lingue e soppresso tradizioni, abbiamo indottrinato, omologato e decimato la diversità culturale. Alcuni di questi legami potrebbero essere temporaneamente ricostituiti, ma solo con interventi ben ponderati. E altri ancora, soprattutto quelli collegati ai diritti umani e civili che nel Ventesimo secolo sembravano essere stati riformulati e rafforzati, sono finiti sotto attacco e devono essere protetti; in alcuni angoli del mondo, dove erano stati fatti importanti passi avanti e una democrazia equa sembrava assicurata, stanno addirittura retrocedendo. La tensione cui stiamo sottoponendo quei legami ambientali è notevole: l’ago che ne misura l’oscillazione ha già raggiunto un punto critico, e continua a salire. Urge un risveglio alla realtà, e urge uno sforzo comune per riparare non solo i legami, ma anche la nostra visione della posizione dell’essere umano nell’universo”.
Finalmente da pochissimi anni le strade e le piazze tornano ad animarsi di giovani persone che si oppongono a politiche ciniche e cieche, volte solo a massimizzare i profitti di una percentuale irrisoria di umanità: Friday for Future, Ultima generazione, non per ultima la popolazione studentesca che ha chiesto di fermare il genocidio in terra palestinese. Giovani uomini e donne levano la loro voce. E incontrano manganelli. E intimidazioni.
I dati sulla salute mentale della popolazione più giovane sono una cartina tornasole tagliente: bambini e bambine, ragazzi e ragazze non stanno bene.
In Italia, in Europa, nell’intero pianeta si vendono armi, si negano diritti civili, si fanno morire milioni di persone – e migliaia in una striscia di terra – prima di arrivare a esprimere l’idea che “si è superato il limite”. Quale limite? Quante persone inermi è accettabile ammazzare impunemente? Cosa rispondere a bambini e bambine che dopo aver sentito queste parole ce lo chiedessero?
In questa rubrica si è cercato di cogliere il flusso delle narrazioni che attraversano i tempi e gli spazi in cui viviamo: registriamo l’uso (talvolta anche abuso) del verbo “abitare” gli spazi e i corpi, anche umani e virtuali, per esprimere una qualità di presenza che ha preso a manifestarsi durante le restrizioni alla libertà sociale e personale introdotte durante la pandemia.
Si è parlato fin troppo a lungo di una gioventù sdraiata e apatica, senza dar conto del contesto, la cui regia ricade sulle spalle degli adulti, dentro e fuori le istituzioni. Ma soprattutto se ne parla senza vederla e senza ascoltarla, questa gioventù.
Ebbene: pedagogicamente non si può far altro che muovere i primi passi verso un nuovo umanesimo, dare l’esempio, imparare a imparare, dall’infanzia e dalle persone più giovani, la pragmatica dell’utopia.
È una lezione magistrale la compostezza di coloro che dalle fila di Ultima generazione e Friday for future rispondono con misura e cognizione al negazionismo di una crisi globale, alla tracotanza di chi, ridendo, esclama che è naturale l’emissione di gas da parte degli animali, perché anche le mucche scoreggiano, e imboccano la scorciatoia di espressioni grottesche e prive di senso perché non sono in grado di rispondere a domande ben formulate dalla cittadinanza più giovane, spesso ancora priva del diritto di voto.
A che scopo – verrebbe da chiedersi – leggere Gianni Rodari, Maurice Sendak e Maria Cecilia Agostinelli a chi frequenta il sistema integrato per la prima infanzia, se poi fuori dalle pagine viene normalizzata l’ineluttabilità della guerra?! Ci consola sapere che possiamo scavare nella letteratura, anche in quella cosiddetta per l’infanzia, per decidere se anche noi adulti, desideriamo essere quelle “rette e belle persone” verso cui Stig Dagerman ha sempre cercato di orientare ragazze e ragazzi, per costruire una nuova stagione dell’umanità.
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- Pagine, di F.R. Grasso e M. Petruzio
- Di arte e di illustrazione_Aprile 2024.pdf
- Di carezze e baci_Febbraio 2024.pdf
- Di moda e modi…_Dicembre 2023.pdf
- Di saperi e di linguaggio…_Ottobre 2023.pdf
- Immagini per leggere il mondo_Aprile 2023.pdf
- Leggere per divertirsi_Giugno 2023.pdf
- Perché iniziare a leggere prestissimo?_Febbraio 2023.pdf
- Una prima biblioteca_Ottobre 2022.pdf
- Un microcosmo ad alta accessibilità_Dicembre 2022.pdf
- Un nuovo umanesimo_Giugno 2024.pdf
- Visioni, a cura di E. Rossoni
- Danza, gioco e trasformazione_Marzo 2023.pdf
- I bambini e il cibo_Novembre 2023.pdf
- Infanzia e mistero_Maggio 2023.pdf
- Infanzia e natura_Gennaio 2023.pdf
- Infanzia e violenza_Novembre 2022.pdf
- Infanzie in cammino_Settembre 2022.pdf
- Oltre le parole_Gennaio 2024.pdf
- Parola ai bambini_Marzo 2024.pdf
- Pippi-Matilda e Wendy_Settembre 23.pdf
- Sguardi, immagini e narrazioni di genere_Maggio 2024.pdf